«Bomber vero, battagliero e col fiuto del gol». Il Catania presenta Ripa

Fonte: CalcioCatania.it
Redazione

MASCALUCIA (CT)- La firma sul contratto che lo lega al Calcio Catania fino al 2019 è arrivata ieri, al termine di una trattativa piuttosto travagliata e che a un certo momento era stata data per sfumata. Francesco Ripa è un nuovo attaccante rossazzurro ed ha subito preso il numero 9, lasciato finora appositamente libero dal club. A poche ore dal primo impegno ufficiale della nuova stagione, il giocatore è stato presentato alla stampa nella sala conferenze di Torre del Grifo.

«Abbiamo anticipato il Ferragosto per darvi questa notizia inattesa, per stare più tranquilli e poi completare il mercato in seguito». Così Christian Argurio, direttore sportivo del Catania, ha aperto la conferenza di presentazione di Francesco Ripa. «Abbiamo puntato su questo giocatore esperto e forte, un trentunenne nel pieno della sua carriera. Qualche problema personale aveva ralletato la trattativa, poi tutto si è concluso in modo felice. Ripa è un giocatore che sa fare gol e sa lavorare per la  squadra. Sa fare assist, sa tirare le punizioni dal limite, è uno che battaglia sempre contro l’avversario e sa guadagnarsi le espulsioni. Quando lo abbiamo avuto contro ci dava fastidio, ora veste la maglia rossazzurra e completa il reparto avanzato. Sarà disponibile già domani».

«Il mercato in entrata è chiuso – ha poi precisato Argurio –. Giocatori in uscita? Calil non rientra nei nostri progetti, ad altre uscite lavoreremo nei prossimi venti giorni di mercato. C’è anche un esubero degli over, ma aspettiamo di capire cosa succederà nei prossimi giorni, quando si avranno certezze sul numero degli over. Ripa ha fatto 15 gol in 27 presenze – ha detto Argurio – ed ha caratteristiche che ben si sposano con quelle dei nostri altri attaccanti. È molto forte di testa, forse è per questo che ha perso i capelli».

«Sono abituato a giocare con diversi moduli – ha detto Ripa –. Scegliere Catania è stato facile, per la storia di questa società. Non l’ho fatto subito per problemi familiari. Fisicamente sto un po’ indietro rispetto agli altri, fare allenamento con gli svincolati non è semplice. Ma cercherò di essere pronto al più presto. Lavoro tutti i giorni per arrivarci. Non prometto di essere al cento per cento in dieci giorni, ma lavorerò più degli altri per essere pronto».

«Dei compagni, conosco bene Pisseri con cui ho giocato insieme a Castellammare – ha proseguito Ripa – e gli altri rossazzurri li ho conosciuti da avversario. Come attaccante, penso a far gol. È importante giocare per la squadra, mi piace venire incontro, prendere botte e conquistare le punizioni, ma mi piace soprattutto fare gol. Catania è una piazza esigente, non c’entra niente con questa categoria. È il punto più alto della mia carriera, cercherò di fare il massimo qui. Prometto di sudare la maglia, so che è un campionato difficile, dove si corre e si danno botte e questo viene ancora pima della qualità».

«Curiale, Russotto, Pozzebon? Se ci diamo una mano possiamo giocare tutti. Il mister deciderà partita per partita, anche in base a chi starà bene. Non ho preferenze sulle caratteristiche dei compagni con cui giocare. L’inizio del campionato sarà duro, alla terza avremo il Lecce, ma il campionato si vince anche con partite come quella con il Fondi. Pensiamo prima a quella. Come avversarie – ha detto Ripa – Lecce, Trapani e Cosenza sono al nostro livello. Credo che ce la giocheremo con loro. Tooca a noi lavorare per portare la gente allo stadio».

«Per noi – ha detto Argurio – devono essere considerate importanti tutte le partite. Fin dalla Coppa Italia, dalla Sicula Leonzio e dall’Akragas. Alla terza edi campionato, quando affronteremo il Lecce, saremo più vicini a una condizione ottimale. E ci auguriamo un Massimino pieno, significherebbe che nelle partite precedenti, a partire da domani, avremo fatto il meglio. Sono convinto che i catanesi amino alla follia la propria squadra e la propria maglia e faremo il possibile perché si innamorino di questa squadra».

«Tra le tante variabili per la vittoria finale – ha infine aggiunto il Ds – c’è anche l’idea di avere degli under forti. Sono numericamente di più che in passato, ed è bene che abbiano già maturato una certa esperienza. Noi abbiamo preso giocatori esperti, che conoscono bene la categoria, in particolare questo girone. C’è Bogdan che ha fatto 12 partite in B, Esposito che ha giocato con Catanzaro e Paganese, Di Grazia che conosciamo bene e Manneh che ha già fatto epserienza l’anno scorso. Noi, dal punto di vista di qualità e quantità, abbiamo poco da invidiare agli altri».