Loden, ti artiglio è il titolo di questo articolo anagrammato; questo perché, identificato come “il prof in loden” – fondelli proni oppure pel non floridi, come anche dir flop online– Mario Monti è su molti titoli di giornale. Non solo lui però: giochiamo perchhè la cosa singolare è che nel leggere i titoli di un qualsivoglia giornale (io ho casualmente scelto Repubblica del 12 marzo), scopriamo che questi sono facilmente manipolabili. E anagrammabili.
AFGHANISTAN, STRAGE DI BAMBINI (Bande? Brigantismi): il Vaticano dichiara: per i nostri preti i bimbi sono preziosi
Questione morale, ultimo atto (si, temono querela): editoriale di Marcello dell’Utri
Il milan in fuga a piu’ quattro (maligna influì): nonostante il gelo di Berlusconi
IL TESORO TROVA I SOLDI (Lodare rivoltosi? SI! – Se dolorosi, rivoltati!): ad Antigua, commenta bersani!
MARINE SPARA SUI CIVILI (in arme pisciava siluri) illeso l’incivile Aledanno
GLI USA SI FANNO MALE DA SOLI, DIVENTERA’ TUTTO PIU’ DIFFICILE (Alfano individua troie, puttane sudice: MI SFILASTE IL GOLF!) mentre dichiara Putin tra le leacrime
GLI ITALIANI IN STATO DI ALLERTA (Dio rallenta Stati) Berlusconi sta per fondare un nuovo partito
INDIA: TEMPI LUNGHI PER IL PROCESSO (Monti perplesso ce li purghi) Ghedini indica la via:prescrizione
ITALIA CONTRO BRASILE: CONGELATI I CONTI (i telegiornali: bancarotta o no ciclisti) non quello di Battisti che dice: “Congelati quali conti?”
ALLA GOGNA PER 19 ANNI, INCREDIBILE (già 19? e il predellino incarna…bang) B cita gli italiani che parlano di B
VIA ALLA CERTIFICAZIONE PER EVITARE GLI ABUSI (l’elite sacrificava atei negri e ozi urlava: bip!) I preti si dichiarano contrari
IL PD TENTATO DALLA RIFORMA FORNERO (mi tentò arraffando petroldollari) Dichiara Bersani: vincerò, vincerò, vinceròòòòòòòò
COSI’ E’ CAMBIATA L’OFFERTA DI POSTI DAL ’93 (sai, la casta implorò 93 addetti: ci beffò) o la dai o lo prendi.
In sostanza leggere il giornale serve, da quando c’è Monti (dominando, tacque), a capire perché non leggere il quotidiano ma solo IL MALE: noi siamo leggenda, e quelli ti mollarono”
(Marco Zio)