Sarà una lunga e brutta stagione televisiva elettorale

Caro Bruno Vespa, ieri Enrico Mentana ha scaldato i muscoli in vista della nuova stagione tv che sarà caratterizzata dal piccolo particolare chiamato “elezioni politiche 2013”. La televisione dunque quest’anno avrà una buona scusa per essere brutta. La campagna elettorale allungherà la sua ombra su tutte le trasmissioni, non solo su quelle giornalistiche. La par condicio si applicherà anche alle previsioni del tempo e sulla cartina appariranno in egual misura sole e nuvole. Le estrazioni del Lotto vedranno uscire tanti numeri pari quanti numeri dispari. Barbara D’Urso farà tante faccette tristi ed esattamente lo stesso numero di faccette bislacche. Mentana, nel suo primo Bersaglio Mobile stagionale (su La7), ha affrontato il tema della “rissa a sinistra” e per farlo in tutta serenità ha invitato Giuliano Ferrara, Marco Travaglio, Antonio Di Pietro, Emanuele Macaluso e Francesco Boccia. In uno studio spartano da sottoscala di periferia, ha fatto una trasmissione facile facile lasciando a Ferrara la possibilità di andare a ruota libera e interrompendolo solo quando si scusava per aver trasceso con parole da “bip” (e per mandare la pubblicità, ovviamente). I toni si sono alzati quando il neoplacido ex “mitraglietta” ha portato il discorso sul “caso trattativa Stato-mafia” e si è parlato delle telefonate Mancino-Quirinale. Eppure nonostante tutto questo peperoncino, la parte più entusiasmante di Bersaglio Mobile è stata quella in cui Mentana si è autocitato come “modesto moderatore” del dibattito di un anno fa tra Di Pietro, Bersani e Vendola, quello della celebre e trapassata “foto di Vasto”. Ha trasmesso il video in cui sollecita i tre a dire a tutti che la loro alleanza sarebbe stata un’alleanza, mentre Bersani gli diceva “Mentana sta vestendo i panni di un ostetrico”. Insomma, Mentana ci ha tenuto a precisare che quella celebre fotografia aveva anche un audio e che il microfono era il suo (non ha parafrasato Santoro ma il senso era quello). Caro Bruno Vespa, contemporaneamente su Retequattro partiva la nuova edizione di Quinta Colonna, il flop giornalistico dell’estate in cerca del bis (e invece ha fatto il 7% di share come faceva Sottile, però su Canale 5!). La missione se l’è accollata Paolo De Debbio che ha allestito una specie di tentativo di imitazione di Annozero di Michele Santoro collegandosi con varie piazze arrabbiate. Quinta Colonna ha avuto due picchi entusiasmanti. Il primo quando Del Debbio si è messo alla lavagna ed ha fatto i conti di come non si arriva alla fine del mese guadagnando 1.300 euro. E il secondo quando Enrico Letta dicendo “Monti sta cercando di salvare il salvabile”, ha finalmente mostrato di aver capito chi potrebbe essere il candidato del PD come prossimo Presidente del Consiglio. Caro Bruno Vespa, tra poco toccherà a te. Sarà una lunghissima stagione per Porta a Porta che nell’agone elettorale ritrova la originaria ragione di vita. Chissà di quale parto politico ti troverai a fare l’ostetrico o meglio, chissà quale invenzione politica terrai a battesimo. Se è vero che Berlusconi scenderà di nuovo in campo devi prepararti ad entrambi i ruoli. Dovrai essere un po’ ostetrico e un po’ prete. Questa seconda veste potrebbe tornarti utile anche per celebrare l’ennesimo funerale del PD. Ieri, dopo aver visto Fassina a In Onda, Boccia a Bersaglio Mobile e Letta a Quinta Colonna, è chiaro che il PD ha problemi di comunicazione a prescindere da Bersani.

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