Nikon D3400: conclusioni

La D3400 è una reflex di classe economica con ottime qualità. Consente un uso facile ed intuitivo, con pochi comandi, ma ben posizionati e facili da usare. Le sue dimensioni ed il suo peso sono ridotti, poco più di una mirrorless, e non pongono particolari problemi di trasporto. Anche l’obiettivo rientrante contribuisce alla riduzione delle dimensioni.

La qualità d’immagine è senz’altro ottima. La nitidezza e la risoluzione sono elevate, il rumore contenuto e si possono usare i 3200 Iso senza problemi di rumore. Anche i 6400 Iso vanno bene se si scatta in jpeg o in raw convertendo con Nikon Capture NX-D con la riduzione di rumore standard, o anche leggermente ridotta, attiva al prezzo di una minima perdita di nitidezza. Oltre è opportuno andare solo in caso di necessità. La gamma dinamica è ampia fra le migliori fra le reflex APS, al livello di una fullframe.
Le foto in jpeg provenienti direttamente dalla macchina sono già buone, ma si può ottenere di meglio usando il raw e convertendo le foto con Capture NX-D per nitidezza, rumore e resa dei colori. Nel caso di Nikon i risultati migliori li ho ottenuti con Capture NX-D piuttosto che con Lightroom.
La messa a fuoco è rapida, silenziosa e precisa con l’autofocus “reflex” e l’obiettivo in prova, mentre è decisamente più lenta con l’autofocus a rilevamento di contrasto, attuato dal sensore, in live view. Anche con gli altri obiettivi AF l’autofocus è veloce, anche se la velocità dipende dal tipo di motore montato e dalle dimensioni dell’obiettivo. La sensibilità dell’autofocus “reflex” non è particolarmente elevata, circa -0,5 EV, come quella in live view, ma non varia con la luminosità dell’obiettivo. C’è però l’illuminatore AF che in condizioni di scarsa luce può venire in aiuto.
L’obiettivo provato, l’AF-P 18-55 VR si è dimostrato molto buono, nonostante la sua economicità di costruzione, con una nitidezza elevata rilevabile nelle foto di test e in quelle della galleria e una resa abbastanza uniforme fra centro e bordi. La distorsione e la vignettatura alla focale minima a tutta apertura sono presenti, ed è normale a questa focale per un obiettivo economico, ma possono essere corrette in fase di conversione da raw.
Il mirino è discreto, piccolo e non particolarmente luminoso, ma conserva comunque i vantaggi del mirino reflex.
Confrontando i risultati con le migliori APS come la Fujifilm X-Pro2, si può dire che le differenze per la qualità d’immagine sono minime, con una elevata nitidezza, ottimi colori e gamma dinamica già in jpeg, ma il rapporto segnale/rumore è un po’ inferiore alle sensibilità più basse.

Riassumendo:

Costruzione e finitura

Buona: la D3400 è costruita con un telaio metallico e corpo esterno in policarbonato in parte corrugato. La costruzione è un po’ leggera, ma migliore di quella di molte compatte e bridge.

Ergonomia e comandi

Buona: I comandi sono pochi, ma ben disposti ed accessibili. Si nota un deciso miglioramento rispetto alla D3200 precedentemente provata. Il pannello di controllo rapido consente di regolare abbastanza agevolmente quanto non previsto con comandi diretti.

Mirino

Discreto: non è molto ampio, ma riporta quasi tutte le informazioni necessarie sulle impostazioni della fotocamera tranne la sensibilità in Iso Auto. Ben visibili i punti AF che si illuminano in rosso quando attivi.

Schermo

Buono: lo schermo, con rapporto dimensionale 3:2 è nella media. L’unico difetto è, come al solito, la scarsa visibilità in esterni.

Autofocus

Molto buono: l’autofocus “reflex”, pur con pochi punti AF, è veloce e preciso. Anche in raffica ha sempre messo a fuoco correttamente soggetti in movimento veloce, anche se il numero di punti AF non consente una copertura completa dell’inquadratura. L’autofocus in live view è invece molto più lento, anche se preciso.

Esposizione

Ottima: sempre corretta anche in condizioni difficili. Solo in casi estremi ho dovuto apportare qualche correzione. Nelle esposizioni notturne non sempre richiede una sottoesposizione che nel caso è limitata 2/3 di stop in matrix.

Bilanciamento del bianco

Buono: in automatismo si è dimostrato quasi sempre corretto con solo qualche situazione in cui non ha operato la scelta migliore. Dispone di impostazioni predefinite per varie luci, della possibilità di taratura personalizzata e di scatto in bracketing.

Qualità d’immagine

Ottima: sia per risoluzione e definizione, sia per il contenimento del rumore alle alte sensibilità, più in raw con Nikon Capture NX-D che in jpeg. Al livello delle migliori APS.

Raffica

Molto buona: non è particolarmente veloce, ma in jpeg può essere molto prolungata e riesce a mantenere i soggetti a fuoco anche se sono in movimento veloce. Raggiunge la velocità nominale di 5 fg/s indefinitamente.

Video

Buono: per la ripresa si possono usare le impostazioni completamente automatiche o manuali regolando il diaframma, il tempo di scatto, il bilanciamento del bianco, la compensazione dell’esposizione e la modalità di messa a fuoco. La messa a fuoco funziona bene e si dimostra insensibile ad eventuali passaggi di ostacoli davanti al soggetto. Manca però la ripresa 4K.

Obiettivi

Ottimo: dispone di un corredo di obiettivi molto ampio con ottiche economiche e professionali per tutte le esigenze. L’obiettivo in dotazione è di buona qualità anche se di costruzione economica.

In conclusione la D3400 si è dimostrata un’ottima reflex, adatta sia ai principianti sia anche ai fotografi esperti. E’ poco impegnativa per il costo di acquisto e per il trasporto, ma se si considera la sua qualità d’immagine è uno dei migliori acquisti che si possano fare per il rapporto qualità/prezzo. Al prezzo di una compatta o una bridge con sensore piccolo o poco di più si ottiene una fotocamera di elevata qualità che può consentire qualunque tipo di fotografia, con qualche limite soltanto per quella sportiva.
Rispetto ai modelli APS di categoria superiore si rinuncia ad alcuni comandi diretti, inseriti nei menu, ad un mirino più grande, ad una copertura più completa dei punti AF nell’inquadratura, ma non alla qualità d’immagine. Si possono poi montare tutti i più recenti obiettivi Nikon, dai più economici ai più costosi professionali, ottenendo gli stessi risultati che si avrebbero con una fotocamera di costo molto più elevato.
Infine una delle sue caratteristiche più simpatiche ed interessanti è la connessione Snap Bridge che sfruttando il Bluetooth a basso consumo può essere lasciata sempre attiva. In questo modo ogni volta che si scatta una foto questa sarà trasferita automaticamente ed immediatamente sullo smartphone facendo la felicità dei fanatici della condivisione.
Il prezzo, considernado la qualità d’immagine che la D3400 consente, è molto conveniente.

Pregi

– corpo piccolo e leggero
– ottima qualità d’immagine
– ottimo rapporto segnale/rumore
– connessione Snap Bridge
– comandi semplici, ma pratici
– autofocus “reflex” veloce e preciso
– raffica prolungata
– ampia disponibilità di obiettivi Nikon AF-S e AF-P
– disponibilità di scene e filtri
– prezzo particolarmente conveniente

Difetti

– mirino non molto grande
– pochi punti AF
– autofocus in live view lento
– mancanza della stabilizzazione integrata
– alcune imostazioni possibili solo dal menu rapido
– manca il video 4K

Alternative

Canon EOS 1300D

E’ la reflex base della gamma APS di Canon. Ha un sensore APS-C da 18 Mpx. Il corpo è di dimensioni medie, superiori a quelle della D3400, con costruzione economica. L’autofocus ha 9 punti AF; non dispone però della funzione ibrida. Lo schermo è fisso. Riprende video Full HD e dispone di wi-fi. Può montare tutti gli obiettivi Canon EF e EF-S, oltre 90 più decine di altri fornitori. La qualità d’immagine è molto buona.
Costa 350 € solo corp e 400 € con il 18-55/3,5-5,6 IS II.

Olympus OM-D E-M10 II

E’ la più piccola delle mirrorless della gamma OM-D. Le sue dimensioni sono inferiori a quelle della D3400. Ha un ottimo mirino elettronico, lo stabilizzatore integrato sul sensore a “5 assi” e lo schermo orientabile in alto e in basso. L’autofocus è a rilevamento di contrasto, ma abbastanza veloce, con 81 punti AF. Il sensore Micro 4/3 ha 16 Mpx. Riprende video Full HD ed è dotata di wi-fi. Il corredo obiettivi Micro 4/3 comprende oltre 60 obiettivi, fra Olympus e Panasonic, di elevata qualità. Come tutte le mirrorless può praticamente montare qualsiasi obiettivo di reflex ed anche quelli Leica M con opportuni adattatori, senza però mantenere l’autofocus. La qualità d’immagine è molto buona.
Costa 490 € solo corpo, 520 € con lo zoom 14-42/3,5-5,6 II R e 600 € con il 14-42/3,5-5,6 EZ di dimensioni particolarmente ridotte.

Panasonic GX80

E’ una mirrrorless con la forma di compatta e dimensioni abbastanza contenute, con sopratutto uno spessore più ridotto. Il sensore Micro 4/3 ha 16 Mpx senza filtro antialias, l’ottimo mirino elettronico ha 2,764 Mpx e un ingrandimento 0,7x, da fullframe, l’autofocus è a rilevamento di contrasto con la tecnologia Panasonic DFD veloce quasi quanto quello a rilevamento di fase con 49 punti AF, lo schermo orientabile in alto e in basso, ottimo per riprese video e dall’alto o dal basso. Punto forte, come per tutte le Panasonic, la ripresa video 4k oltre che Full HD. E’ dotata di wi-fi. Il corredo obiettivi Micro 4/3 comprende oltre 60 obiettivi di elevata qualità. Come tutte le mirrorless può praticamente montare qualsiasi obiettivo di reflex ed anche quelli Leica M con opportuni adattatori, senza però mantenere l’autofocus. La qualità d’immagine è molto buona.
Costa 450 € solo corpo, 540 € con lo zoom 12-32/3,5-5,6 e 730 € con lo zoom 12-32/3,5-5,6 e il 35-100/3,-5,6.

Pentax K-50

E’ la reflex base di pentax. Ha un sensore APS da 16 Mpx. Il corpo è di dimensioni medie, protetto da polvere ed acqua. Il mirino pentaprisma ha una copertura del 100 % e ingrandimento 0,61x. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore. L’autofocus ha 11 punti AF. Lo schermo è fisso. Riprende video Full HD, ma non dispone di wi-fi. Può montare tutti gli obiettivi autofocus Pentax K, circa 50, più decine di altri fornitori e tutti gli obiettivi con innesto Pentax K a fuoco manuale. La qualità d’immagine è molto buona.
Costa circa 340 € solo corpo, 430 € con con lo zoom 18-55/3,5-5,6 e 600 € con il 18-55/3,5-5,6 WR e il 50-200 WR.

Sony SLT A68

Questa reflex, modello base della famiglia Sony Alpha, dispone di un sensore APS da 24 Mpx. E’ dotata di uno specchio semitrasparente che consente di usare il mirino anchein live view e per le riprese video mantenendo la funzionalità dell’autofocus a rilevamento di fase. L’autofocus ha ben 79 punti AF, un numero superiore a tutte le concorrenti e la sua velocità di raffica, 8 fg/s è alta. Le sue dimensioni sono medie. Il mirino è elettronico con 1,44 Mpx, copertura del 100 % e un ingrandimento 0,88x, da fullframe. Lo schermo è orientabile in alto e in basso. Ha la stabilizzazione integrata sul sensore. Riprende video Full HD ed è dotata di wi-fi. L’innesto obiettivi Sony Alpha (compatibile con il Minolta AF) consente di montare circa 40 obiettivi Sony più decine di altri di fornitori terzi ed i vecchi Minolta AF. La qualità d’immagine è ottima.
Costa circa 540 € solo corpo e 650 € con lo zoom 18-55/3,5-5,6.

Sony A6000

E’ una mirrrorless a forma di compatta, piccola e leggera. Il sensore APS ha 24 Mpx. Il mirino è elettronico con 1,44 Mpx, copertura del 100 % e ingrandimento reale 0,7x, da fullframe. L’autofocus è ibrido a rilevamento di fase e di contrasto con 179 punti AF che coprono quasi l’intero fotogramma, molto veloce anche per soggetti in movimento, lo schermo ribaltabile in alto e in basso. La velocità di raffica è notevole, 11 fg/s, superiore a quella di quasi tutte le reflex. La ripresa video è Full HD ed è dotata di wi-fi. L’innesto obiettivi Sony E consente di montare circa 25 obiettivi più altri di diverse marche fra cui alcuni Zeiss. Come tutte le mirrorless può praticamente montare qualsiasi obiettivo di reflex ed anche quelli Leica M con opportuni adattatori, senza però mantenere l’autofocus. La qualità d’immagine è ottima.
Costa circa 460 € solo corpo, 610 € con lo zoom 16-50/3,5-5,6 rientrante e 820 € con il 16-50 ed il 55-210.

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Descrizione & uso
Prestazioni
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