Nel Trecento la strada o ruga era il cuore pulsante della vita cittadina: era lì che le lavorazioni artigiane si svolgevano e le botteghe con le “madielle”, gli scaffali a muro chiusi da sportelli, vi si affacciavano. Se la vita ferveva di giorno, la notte era dominata dall’oscurità completa: solo l’Arte della Lana, la maggiore tra le Arti e la più ricca, provvedeva a dare luce alle strade intorno alla zona di Mercato vecchio, mentre l’arte dei Mercatanti o di Calimala, dal nome dalla strada dove si svolgeva l’attività di lavorazione dei prodotti tessili grezzi d’importazione e l’esportazione dei tessuti finiti, illuminava i propri magazzini e laboratori e aveva sede in via Calimaruzza o Calimala Vecchia. Siamo nel centro di Firenze e ancora oggi il tracciato di via Calimala è rimasto lo stesso: dall’attuale piazza della Repubblica a Via Porta Rossa. In età medievale vi si aprivano vicoli e vicoletti, corti e torri. Anche via Calimaruzza ha conservato il suo tracciato che dalla Loggia del Mercato Nuovo conduce in piazza della Signoria. Se il tracciato rimane nel tempo più o meno lo stesso, fu modificata e adattata architettonicamente alle nuove esigenze legate al rinnovamento cittadino: oggi è più larga e più luminosa per l’atterramento, avvenuto nel 1894, delle case che la costeggiavano, dal Palagio dell’Arte della lana a via di Porta Rossa, con le antiche botteghe dalla caratteristica struttura che i disegni di Corinto Corinti ripropongono.
Il Palagio, che aveva ristrutturato una antica torre dei Compiobbesi situata tra Calimala e Orsanmichele, è l’unica sede delle antiche Arti che, sebbene rimaneggiata, abbia resistito fino ad oggi.
Nella cartolina di Corinti rivivono le vecchie botteghe che descrive nella didascalia: ricavate nei fondi di vecchie torri e palazzi e case praticando nei muri grandi aperture con arcate ad archi ogivali sottesi da quelli a sbarra in modo che tra i due si formasse una lunetta che fingeva da finestra; quando poi le coperture esterne, costituite da tettoie sopra l’arco ogivale oscurarono la lunetta, venne costruita una nuova finestra sopra, per dare luce agli ambienti.
Articoli correlati:
Firenze antica nelle cartoline di Corinto Corinti – Epoca Romana
Nelle cartoline di Corinto Corinti: Firenze medievale (prima parte)
Nelle cartoline di Corinto Corinti: Firenze medievale (seconda parte)
Firenze nei pittori della prima metà dell’Ottocento
Firenze nei pittori della seconda metà dell’Ottocento
Firenze nelle opere pittoriche degli autori di tutti i tempi (XVI-XVII secolo)
Firenze nelle opere pittoriche degli autori di tutti i tempi (XIV-XV secolo)
I viali di circonvallazione del piano Poggi